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Come fotografare le gocce d'acqua: trucchi e consigli!


Fotografare le gocce d’acqua non è molto complicato. Con qualche semplice suggerimento mirato riuscirai a scattare delle foto che stupiranno te e i tuoi amici. Immagino ti sarà capitato di vedere fotografie affascinanti come quelle che ti riporto qui sotto, e domandarti come vengono scattate Sono fotografie che catturano l’attenzione per la loro essenzialità e unicità. A un primo sguardo possono sembrare tutte uguali, ma non è così: non ci sarà mai una goccia d’acqua che cadendo sarà uguale a un’altra. E non è del tutto scontato ottenere una immagine corretta. Infatti, sebbene non sia difficile, è necessario qualche accorgimento e un bel po’ di esercizio per ottenere risultati convincenti.


Fotografare le gocce d’acqua: cosa occorre?


Per fotografare le gocce d’acqua hai bisogno di: una fotocamera, possibilmente reflex un obiettivo macro un treppiede un comando per scatto remoto un flash a slitta, meglio due un contenitore trasparente, basso una pipetta o contagocce dei cartoncini colorati per lo sfondo.

Questi sono gli strumenti essenziali per fotografare le gocce d’acqua e iniziare ad ottenere buoni risultati. Una volta che sarai riuscito a padroneggiare la tecnica, potrai sbizzarrirti per personalizzare questo tipo di soggetto con sfondi disegnati, coloranti, e così via. Fotografare le gocce d’acqua richiede la padronanza di due concetti fondamentali:

la profondità di campo: è essenziale per poter avere tutta l’immagine a fuoco i tempi di esposizione: da utilizzare sapientemente per ottenere immagini nitide e ferme

l’uso del flash: un grande aiuto per congelare l’immagine, e quindi fermare la goccia d’acqua che scende.


1. Fotocamera Meglio usare una fotocamera reflex, o una mirrorless per diversi buoni motivi: puoi impostare la messa a fuoco manuale: è infatti indispensabile che l’immagine sia perfettamente a fuoco e proprio nel momento esatto in cui scatterai, senza che la fotocamera perda del tempo prezioso a focheggiare avanti e indietro per mettere a fuoco. puoi alzare lo specchio, (mirror up), e così risparmiare millisecondi indispensabili alla buona riuscita dello scatto. Con la fotocamera mirrorless, che per definizione non ha lo specchio, questo problema non si pone. Puoi anche utilizzare una compatta, con tutti i limiti che ne conseguono: mancanza di controllo perché non è possibile impostare la modalità manuale.


2. Obiettivo Di preferenza ti consiglio di usare un obiettivo macro perché permette di mettere a fuoco a una distanza minima davvero ravvicinata, che è indispensabile per fotografare le gocce d’acqua. Ti consiglio di usare un 60 mm Macro, come ad esempio il Nikon AF 60mm f/2.8 D Micro; in mancanza di questo, anche un 50 mm macro con tubi di prolunga potrà andare bene.


3. Treppiede e comando a distanza Per fotografare le gocce d’acqua devi escludere assolutamente il micromosso. E’ davvero indispensabile perciò utilizzare un treppiede al quale fissare la tua fotocamera. Così facendo, una volta composto il set e trovata la posizione ideale della tua fotocamera e la messa a fuoco migliore, non correrai il rischio di vanificare il tempo impiegato per la preparazione spostando la fotocamera, perché sarà sul treppiede e da li non si muoverà, a meno che tu non lo voglia. Ti consiglio anche di utilizzare un comando per lo scatto remoto, che si rivelerà un valido aiuto in questa situazione visto che utilizzandolo eliminerai del tutto il micromosso dovuto alla pressione del pulsante di scatto.


4. Il Flash esterno Per quanto possa andare bene anche il flash pop-up della tua fotocamera, io ti consiglio di utilizzare un flash a slitta, più potente, e utilizzabile in remoto; inoltre è facilmente posizionabile vicino all’acqua, mentre con il flash pop-up non si può fare. Il flash è fondamentale per fotografare gocce d’acqua perché blocca il movimento di una goccia che cade dall’alto, o che rimbalza verso l’alto dopo aver toccato l’acqua. Inoltre il flash eterno è più potente del pop up, quindi illumina meglio le gocce visto che con la combinazione di scatti veloci, diaframma chiuso e iso bassi servirà più luce.

Finora abbiamo visto cosa serve per quanto riguarda la strumentazione fotografica. Per fotografare le gocce d’acqua ci servono però altro materiali. Tra quelli fondamentali, dobbiamo procurarci:

una pipetta contagocce, o un sacchetto bucato, una siringa senza ago; insomma, qualunque oggetto dal quale possano scendere delle gocce d’acqua a un intervallo costante un recipiente possibilmente basso e trasparente (2 centimetri andranno benissimo), nel quale dovrà cadere la goccia. Parte del recipiente potrebbe essere visibile nei tuoi scatti, perciò il mio consiglio è di sceglierne uno che ben si accompagni all’immagine che hai in mente. cartoncini colorati per lo sfondo, che daranno più colore alla tua immagine


Fotografare le gocce d’acqua: prepariamo il set fotografico


Per preparare il set fotografico necessario per fotografare le gocce d’acqua segui attentamente questi pochi consigli: Usa come base un tavolo che ti servirà per posare il tuo recipiente; subito dietro il recipiente fissa in verticale un cartoncino colorato che ti servirà come sfondo. In alto, dovrai fissare il tuo contagocce (oppure un sacchettino di plastica sul quale praticherai un piccolo foro per fare uscire la goccia d’acqua) in modo che la goccia d’acqua cada proprio nel centro del recipiente. Puoi usare una lampada da tavolo a cui fisserai il contagocce, oppure tutto ciò che avrai a tua disposizione. Ti consiglio di tarare il flusso di gocce d’acqua in modo che non risulti troppo abbondante. prepara la fotocamera sul treppiede proprio di fronte al tuo set, ad altezza recipiente. Puoi anche decidere di inclinarla verso il basso di circa 15° o 20°, in modo che la fotocamera sia leggermente orientata verso l’acqua. Per quanto riguarda il flash, puoi decidere di posizionarlo secondo diversi schemi di luce. Ti suggerisco due schemi di luce basici, ma tieni presente che ti potrai sbizzarrire a tuo piacimento:

Per iniziare ti consiglio di posizionare un flash esterno lateralmente alla goccia d’acqua, possibilmente usando un softbox per rendere la luce più morbida, in posizione bassa, ovvero ad altezza recipiente. Se hai la possibilità di usare due flash esterni, invece, punta il primo verso lo sfondo e il secondo in posizione laterale, con intensità bassa; così donerai più tridimensionalità alla tua immagine, che si staccherà dallo sfondo. La goccia d’acqua non va illuminata direttamente, è una superficie che riflette; perciò devi illuminare col flash ciò che viene riflesso dalla superficie. Ti suggerisco di creare un set in cui attorno ci sia tutto nero o poca luce. Con il contagocce inizia a provare a far scendere le gocce proprio nel punto in cui avevi regolato la messa a fuoco precedentemente.

Fotografare le gocce d’acqua: impostiamo la fotocamera

Per impostare la fotocamera segui questi semplici consigli: Iso bassi: imposta iso bassi, 100 o 200 Iso andranno bene. diaframma molto chiuso: meglio usare un diaframma f/11 o ancora più chiuso, tipo f/16, per aumentare la profondità di campo e far sì che l’intera goccia, o corolla, o stelo siano a fuoco. messa a fuoco manuale: per mettere a fuoco e non farti cogliere impreparato. Durante la caduta della goccia, ti consiglio di regolare la messa a fuoco manuale posizionando un oggetto, come ad esempio una matita, all’altezza del punto in cui cadrà la goccia, appena sopra la superficie dell’acqua. Scatta in RAW: se la tua fotocamera te lo permette, scatta sempre in raw. Così potrai sempre “aggiustare” la tua foto in post produzione. tempi di esposizione brevi: è indispensabile usare il tempo di esposizione più breve possibile. Visto che il tempo si deve adattare al flash, dovrai impostare sulla tua fotocamera il tempo di esposizione sincronizzato con la tua fotocamera (il minimo syncro flash). Detto in parole semplici, è il tempo più breve da impostare affinché, scattando una fotografia con il flash, una parte dell’immagine non venga oscurata dal movimento della tendina dell’otturatore. per approfondire leggi qui. Di solito il minimo syncro flash cambia da modello a modello di fotocamera; solitamente si aggira tra un 1/200 e 1/250sec. Lo so, queste preparazioni possono sembrare eccessive e noiose, ma ti assicuro che non lo sono. Anzi, sono indispensabili perché ti agevoleranno molto per fotografare gocce d’acqua.

Un consiglio ulteriore te lo do spassionatamente: avrai a che fare con schizzi d’acqua, quindi proteggi la tua strumentazione elettronica. Ad esempio: puoi usare del cellophane per proteggere i tuoi flash

Fotografare le gocce d’acqua: iniziamo a scattare

Ora che abbiamo preparato il nostro set, e impostato la fotocamera, non ci resta che provare a scattare. Ti avviso: non aspettarti di riuscire subito a ottenere foto perfette. Come ti ho anticipato, fotografare le gocce d’acqua non è poi così complicato come fotografare la Via Lattea o fotografare lo startrail. Le impostazioni della fotocamera sono abbastanza semplici. La preparazione del set, è un po’ meticolosa, ma non difficile. Dovrai però iniziare con molte prove di scatto, anche solo per non farti scappare la tua goccia d’acqua che cade. Perciò armati di tanta pazienza e non farti scoraggiare. A volte può essere fustrante. Piuttosto fermati e riprendi in un altro momento. Occorre molto esercizio per iniziare a ragionare sulla caduta delle gocce d’acqua, sul loro comportamento quando cadono.


Ti sei chiesto cosa succede quando una goccia d’acqua cade?

Ci sono diversi parametri che influenzano l’effetto dell’impatto della goccia. Se ti soffermi a guardare le numerose fotografie presenti su internet di gocce d’acqua, noterai che solo all’apparenza sono tutte uguali. Perché, infatti, non ce ne è una uguale all’altra. Tutte le gocce che cadono si infrangono in modo assolutamente casuale e differente. Sono imprevedibili. Però possiamo individuare una casistica di forme più comuni: un primo esempio è la singola goccia d’acqua che cade la corona invece si crea facendo si che la goccia cada su un piano bagnato con del liquido. Cadendo su un piano asciutto, invece, si dissolverebbe in tanti schizzi di piccole goccioline lo stelo si ottiene quando una goccia cade dall’alto in un recipiente pieno d’acqua. La goccia cade nell’acqua, rimbalza e crea un’altra goccia che si muove verso l’alto fino a che non termina la sua spinta, dopodiché ricade. Più il recipiente è pieno, più lo stelo è alto

Fotografare le gocce d’acqua: usa fantasia…e alcuni trucchi

Iniziando a fotografare noterai che ci sono diverse fasi del “viaggio” di una goccia d’acqua da quando esce dal contagocce a quando scompare; puoi fotografare:

la goccia che cade la goccia che impatta sull’acqua la corona lo stelo.

Devi solo scattare centinaia e centinaia di scatti per cogliere tutte queste fasi e trovare il momento giusto per scattare. Capire il timing esatto per scattare è molto complesso e richiede tanti tentativi e pazienza…e fortuna. I fotografi professionisti usano un piccolo ausilio chiamato “divisore di fascio”. E’ un dispositivo che proietta un fascio di luce invisibile sopra la superficie dell’acqua; quando la goccia attraversa il raggio la fotocamera scatta immediatamente. In questo modo tutti gli scatti cattureranno immagini perfette. Esistono alcuni trucchi usati dai professionisti per fotografare le gocce d’acqua: Ad esempio: utilizzando acqua con aggiunta di glicerina, o zucchero, oppure altri addensanti come la gomma di Xantano o la gomma di Guar, avrai una maggiore densità del liquido, e di conseguenza una maggiore elasticità. Ti starai chiedendo a cosa ti serve una maggiore densità ed elasticità dell’acqua? non stiamo parlando solo di far cadere una goccia d’acqua e di fotografarla? Beh, la densità dell’acqua ha un ruolo davvero fondamentale, perché influisce sulla creazione delle corone. (vedi foto). Quando l’acqua è più densa, le forme che si creano dalla goccia che cade sono più definite e compatte. Puoi anche provare a sostituire l’acqua con il latte, che è un liquido più denso dell’acqua.

Un altro trucco, utile per avere steli più alti e più sottili, è aggiungere del detersivo simile al brillantante (ovvero un anticalcare) all’acqua. In questo modo le molecole dell’acqua saranno più compatte e si formeranno gli steli alti. Prova a usare la tua fantasia e sperimenta; qui di seguito alcuni spunti creativi. aggiungi coloranti alimentari all’acqua. In questo modo puoi creare contrasto tra la goccia che cade e l’acqua nel recipiente (se poi usi il latte al posto dell’acqua, il contrasto sarà ancora più elevato) usa sfondi colorati con dei disegni: i disegni si rifletteranno nella goccia. Attenzione però: l’acqua capovolge l’immagine. Perciò devi posizionare l’immagine al contrario. L’effetto che otterrai sarà una immagine perfettamente a fuoco nella goccia, ma sfocata sullo sfondo. prima ti ho suggerito di iniziare con un flusso delle gocce lento, in modo da lasciare più tempo tra la caduta di una goccia e l’altra. Una volta che avrai fatto un po’ di pratica, invece, potrai accelerare il flusso delle gocce. In questo modo, mentre una riemergerà dall’acqua del recipiente, la goccia d’acqua successiva le andrà incontro fino a toccarla

Fotografare le gocce d’acqua: considerazioni finali

Per fotografare le gocce d’acqua non occorre seguire particolari regole compositive. Quello che ti posso dire è che stiamo parlando di un tipo di fotografia molto pulita, essenziale, in cui il soggetto unico già riempie la tua immagine e cattura l’attenzione. Quindi è abitudine posizionarlo al centro. Personalmente trovo che imparare a fotografare le gocce d’acqua sia una buona palestra per esercitare soprattutto precisione, pazienza e determinazione.

Fotografare è un’arte, ma non dimenticarti che serve anche molto esercizio per ottenere buoni risultati. L’unico confine che avrai nel fotografare le gocce d’acqua è la tua fantasia e creatività. Le possibilità sono davvero infinite; fotografare le gocce d’acqua è sempre affascinante, sia dal punto di vista della preparazione dello scatto, sia per i risultati che potrai ottenere.

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